Articolo pubblicato sul Blog di zanshinkaijj - link
Non avrei mai immaginato che nella ridente,
seppur piccola, cittadina pugliese di Rutigliano
si respirasse il magico flusso del Jiu Jitsu.
Eppure, è così.
Avevo già deciso di dedicarmi alla nobile arte
del riposo, sicuro di prendere chili superflui, dimezzare le mie scorte di fiato
ed arricchire quelle sensazioni di unicità che si sperimenta nel sacro-periodo
delle ferie.
Ma non avevo fatto i conti con la passione e
con il sapore della coincidenza.
Complice il social network, ho contattato Paolo Girone,
direttore tecnico della W.C.R.A. il quale dedica la sua vita
all'insegnamento (e all'apprendimento) delle arti marziali nonché appassionata
cintura marrone nell'arte suave brasiliana. Paolo mi conferma che si, c'è
un affiatato gruppo a Rutigliano che nel periodo estivo continua ad allenarsi.
Ecco, a tale notizia ho reagito preparando la valigia con molta cura, senza
dimenticarmi di portare shorts e rash-guard.
Successivamente con Paolo abbiamo concordato
l'appuntamento: il parco pubblico di Rutigliano.
Una volta arrivato lì, ho visto con interesse
un gruppo di ragazzi che si prodigava in esercizi funzionali a corpo libero.
Dunque, immaginate la scena: parco pubblico + tatami incastrati sul manto
verde + alberi come tetto + bambini in festa + variegato genere umano
incuriosito che disegnava perimetri naturali.
Sono stato accolto con eleganza e discrezione e
dopo brevi esercizi ginnici ho chiesto ad Andrea di rotolare. Sono
rimasto davvero sorpreso dal livello tecnico e nel rolling mi sono divertito
assai anche perché, che qualcuno benedica il fato, eravamo della stessa
taglia.
Ho saputo successivamente da Paolo che Andrea è
una cintura nera di Judo ed una cintura viola di Jiu Jitsu nonché allenatore di
allenamento funzionale. Un curriculum di tutto rispetto, non c'è che dire.
Poco più tardi ci ha raggiunto Paolo sul
tatami. Ci siamo presentati ed ho così potuto conoscere, anche se nel tempo in
cui ci è stato concesso, di quale spessore egli sia.
Così come nello sparring che poi è succeduto:
gagliardo, tecnico e sempre rispettoso. Equazione di cui non dubitavo.
Una parentesi piacevole, una esperienza di
valore ed attraverso la quale ho avuto il piacere di conoscere il vento pugliese
del Jiu Jitsu. Perché, come ha magnificamente sintetizzato lo stesso Paolo
"la passione non va in
vacanza".