mercoledì 16 novembre 2011

W.C.R.A. - Riflessioni Mondiale WTKA di Massa Carrara


Orgoglioso per le 3 medaglie (2 argenti e un oro) portati a casa dai mostri 3 atleti presenti al mondiale WTKA di Massa Carrara, ho chiesto ad ognuno di loro di scrivere di getto, senza pensarci troppo, di raccontare cosa vuol dire un mondiale per un ragazzo così giovane (hanno 16, 17 e 19 anni!) ecco il racconto di Michele Saliani, 19 anni, argento nella cat -67 kg di grappling; 
a lui, a Francesco Amendolagine ( oro k1 71kg) ed  a Giorgio Saliani, 16 anni, argento nel grappling under 17  cat -75 kg i miei più sinceri complimenti e la promessa che andremo ancora molto avanti, 
Paolo Girone.









"Siamo arrivati che era ancora buio, davanti alla fiera di Massa Carrara, non c’era nessuno ma nel giro di un paio d’ore il parcheggio si è riempito di pullman da cui scendevano gli atleti che venivano da tutte le parti del mondo, ogni squadra era contraddistinta dal colore della tuta, il parcheggio si è vestito di tanti colori. 
Alle 8,30 siamo entrati, era pronto solo un padiglione, con 5 tatami, dove si è svolta la cerimonia inaugurale, presieduta dal Dalai Lama, che ha consegnato le sciarpe dell’amicizia ai giudici ed ad alcuni atleti, poi sono cominciati i combattimenti di  karate e light contact.  Il secondo giorno, anche gli altri padiglioni sono stati allestiti, tatami ovunque, si combatte in tutte le discipline, guardi un combattimento di muay-thai e con la coda dell’occhio segui un incontro di grappling; accompagnati dalle musiche tipiche dei luoghi da cui originano queste discipline mentre dagli stand delle nazioni , inneggia nell’aria il profumo delle spezie d’oriente.
Finalmente il terzo giorno, tocca a noi si combatte, ci cimentiamo con atleti preparati, dando il meglio di noi, il primo a combattere è  Francesco che  domina il ring vincendo il primo posto, poi  tocca a noi, io e mio fratello abbiamo capito il ruolo fondamentale dell’ angolo cimentandoci nell’ impresa, Giorgio è  il primo, dopo un lungo riscaldamento  inizia a combattere  sopraffacendo il suo avversario anche grazie alla forza acquisita durante gli ultimi mesi di allenamento funzionale, poi è il mio turno, la tensione è alta, l’arbitro dà il via,  si inizia, una serie di scambi in clinch e approfittando di una distrazione dell’ avversario riesco a chiudergli una anacorda, sento in sottofondo la voce di mio fratello e del maestro Carone che mi gridando “stringi, ruota, sta per battere” e così concludo il mio primo incontro; dopo 30 minuti si riparte, Giorgio deve sfidare un avversario molto forte, pratico di bjj, un atleta della bathatinha gracie academy, il loro è  un combattimento senza esclusione di colpi, armbar, ghigliottine, anaconde e triangoli, dopo i primi 5 minuti sono 0 a 0, io senza voce, confido in una vittoria di Giorgio per decisione arbitrale, ma l’arbitro decide di dare 2 min. di extra round nei quali nessuno dei due fa nemmeno un punto, altri 2 min., la tensione sale, Giorgio conquista i  punti che lo fanno vincere proiettando l’avversario ed effettuando un passaggio di guardia, 5 a 0, l’ arbitro dichiara Giorgio vincitore; dopo ben 9 min. di lotta Giorgio torna sorridente e soddisfatto da noi, pronto per farmi nuovamente da angolo. Il mio secondo combattimento è  del tutto analogo al primo,  questa volta il mio avversario sembra veramente forte,  impossibile giocare di forza, fingendo di voler entrare in double leg  riesco a fargli abbassare la testa e chiuderli una anaconda, passando così le semi-finali. Siamo in finale, tocca prima a Giorgio,viene chiuso subito in leva, resiste, ma l’avversario è veramente bravo.
Tocca a me, ce la metto tutta ma il mio avversario è un maestro, con tanti anni di allenamento alle spalle, poter vincere è difficile.
Il duro allenamento di questi mesi, la bravura del nostro maestro Paolo Girone che ha avuto fiducia in noi, la disponibilità  del maestro Fabio Carone ci ha permesso di portare a casa con orgoglio la medaglia d’argento."