giovedì 20 dicembre 2012

WCRA @ TROFEO SAN GIORGIO IONICO - 16 dicembre 2012


Domenica 16 Dicembre si è svolta quella che per molti sarà l’ultima gara dell’anno. Il Trofeo san Giorgio Jonico si è presentato da subito una bella realtà regionale, con più di 6 team pugliesi ed una bella rappresentanza campana (gli amici Davide Vox e Fulvio Panarella).
La WCRA, che mai si fa mancare l’occasione di sostenere gli eventi nostrani, si è presentata a bordo tatami un po’ decimata, ma sempre numerosa: una quindicina gli atleti pronti alla gara e con Mestre Girone finalmente all’angolo, che già sa, dovrà affrontare tutte le lotte supportato anche da Francesco Marangi ( ancora in fase di recupero).
Contrariamente alle aspettative la partenza non è stata delle migliori, molti dei ragazzi perdono alla prima lotta lasciando tutti stupiti. Probabilmente l’ingenuità delle prime esperienze si fa’ sentire, ma la consapevolezza che proprio loro ti fanno crescere addolcisce un po’ l’amaro della sconfitta. 
Pian pianino però ritorna quel jiu-jitsu tipico della WCRA: poche chiacchiere-molti fatti!


  • Vito Defilippis vince la sua lotta in categoria juniores -60kg superando il suo avversario, molto preparato, ma alla prima esperienza nel bjj con GI (come lui del resto) con un punteggio di 24 a 3. Primo posto meritatissimo!
  • Vito Creatore si rifà del delirante esordio di categoria vincendo una lotta nell’Open condotta con pochissime sbavature e buoni margini di miglioramento, perdendo poi con un compagno di accademia.
  • Antonio Carbonara, dopo essere stato ripescato nella categoria juniores -70kg, avendo perso la prima lotta si fa’ strada fino alla finale vincendola meritatamente spazzando via molti dubbi sul suo talento anche nel jiu-jitsu (Antonio è principalmente un talentuoso lottatore di MMA).
  • Marco Maurantonio perde entrambe le sue lotte, sia in categoria che in Open, dimostrando tuttavia di aver raggiunto un buon jiu-jitsu che, con un po’ di impegno e attenzione ai particolari, lo porterà a fare molto meglio la prossima volta.
  • Carlo Milani domina la categoria 100kg senza lasciare scampo al suo avversario, fa’ tutto benissimo.
  • Saverio Paciulli perde la prima lotta in categoria bianche -78, ma è visibilmente tormentato da quel dolore al gomito che oramai da più di un mese non lo lascia allenarsi come lui sa fare. Aspettiamo la sua prossima gara per vederlo sicuramente sui gradini del podio.
  • Claudio Marotta, di cui abbiamo apprezzato la visibile crescita in accademia in questi primi mesi di pratica, paga lo scotto della sua prima esperienza non permettendo a tecnica e fisico di esprimere ciò che lui sa fare.  Ma anche questo gli servirà per crescere.
  • Angelo Santoro vince la prima lotta, ma perde la seconda per una ingenuità: il suo judo strepitoso gli gioca ancora brutti scherzi…
  • Raffaele Spinelli ci fa’ come al solito penare. Esce alla prima lotta di categoria per poi rifarsi nell’assoluto dove, dopo lotte durissime arriva in finale. Dimostra un jiu-jitsu maturo, cosa che aspettavamo di vedere già da un po’. E’ stato appagante per tutti vederlo vincere finalmente soddisfatto  per i tanti sacrifici che fa’. Non mollare adesso!
  • Michele Saliani e Andrea Moresca si aggiudicano rispettivamente il primo e secondo posto nella categoria blu -78kg, dando vita in finale ad una divertente lotta (vinta meritatamente da Michele).



Nell’Open  Michele arriva senza troppa fatica in finale; ad Andrea tocca una semifinale dura, che poi perderà, con Jacopo Madaro. Avversario più pesante e giovane di lui e con tanta esperienza. 
Lo stesso Madaro perderà poi la finale vinta da Michele che domina la lotta come solo lui sa fare. Michele ha raggiunto una maturità nel giro di pochissimo tempo che lo porteranno a risultati importantissimi, di questo ne siamo certi!
A questo punto il torneo è finito, tralasciando i risultati che hanno portato alla WCRA ad aggiudicarsi il terzo posto come società, aspettiamo che Mestre Girone tiri le somme e dia a tutti i partecipanti quei consigli che solo lui, come pochi,  sa criticamente dare e di questo gliene siamo grati.